Orientamento al risultato: 10 regole per migliorarsi

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Orientamento al risultato: 10 regole per migliorarsi

Cosa ci aspettiamo da te?  Forte orientamento al risultato…

Il nostro candidato ideale ha un forte orientamento al risultato…

Hai un forte orientamento al risultato? Sei la persona che stiamo cercando.

Rappresentano requisiti fondamentali: forte orientamento al risultato

Completano il profilo: orientamento al risultato…

 

Non servono altri esempi, abbiamo capito: molti annunci di lavoro cercano persone con orientamento al risultato.

E tu, nel tuo curriculum, l’hai indicata tra le tue capacità? Diciamo di sì e immaginiamo che tu ti sia candidato per una di queste offerte di lavoro. Il giorno del colloquio ti chiedono perché ritieni di possedere questa capacità. Già, perché pensi di avere orientamento al risultato?

Questa capacità indica come e quanto una persona è disposta a mettersi in gioco per raggiungere obiettivi sfidanti con determinazione ed impegno. Non importa se lungo il percorso vi sono ostacoli, difficoltà ed imprevisti da superare: il traguardo è comunque concretizzare e realizzare il proprio intento.

Occorre quindi possedere e saper mettere in campo – quando opportuno – determinazione, fermezza, decisione, perseveranza, intraprendenza e grinta. Ed è fondamentale avere in sé anche la motivazione a profondere tutto il proprio impegno e la propria energia al servizio degli obiettivi e degli interessi aziendali.

Un aspetto determinante di questa capacità è proprio la finalizzazione: non si tratta solo di essere capaci di lavorare con impegno, con volontà e con serietà. Queste doti, per quanto lodevoli, se disgiunte dalla focalizzazione al risultato, riportano più ad una apprezzabile quanto generica dedizione al lavoro, ben diversa dalle attese di performance di eccellenza.

Chi è orientato al risultato si pone autonomamente degli standard da rispettare ed è sempre volto al confronto e al miglioramento. I successi passati sono appunto passati: occorre guardare avanti e gestire tutte le risorse a disposizione, ottimizzandole in funzione dei risultati da raggiungere.

All’occorrenza sarà necessario fare sacrifici personali, orari difficili, trasferte faticose… non importa, lo scopo è chiaro: raggiungere gli obiettivi prefissati nei tempi previsti. Per questo serve saper organizzare il lavoro, stabilire delle priorità e rispettare le scadenze.

È chiaro quindi che l’orientamento al risultato è una competenza chiave nel mondo del lavoro (ma se ci pensiamo bene, è altrettanto utile nella vita quotidiana). Governare il tempo a disposizione, le scadenze, le varie e complesse attività da svolgere, il carico di responsabilità: serve una consistente capacità di procedere fermamente verso le mete prefissate, senza lasciare spazio a distrazioni, esitazioni o timori.

Avendo ora compreso più nel dettaglio il significato di questa competenza trasversale, vediamo come e quali sono le possibili azioni di autosviluppo da mettere in campo per rafforzarsi.

Il modo migliore per lavorare è scegliere le azioni che si ritengono più affini alla propria personalità e al contesto in cui ci si trova; vanno poi definiti i tempi entro cui si intende svolgere queste azioni e la modalità di monitoraggio che si vuole adottare.

Può essere di grande aiuto condividere il piano con il proprio responsabile per avere un contributo fattivo da un punto di osservazione vicino e partecipe.

Avendo chiari i punti nodali della capacità si inizia con l’auto-osservazione, cioè cercare di capire a fondo quali comportamenti sono i più difficili da mettere in campo. A questo punto è il momento di iniziare la sperimentazione dei nuovi comportamenti caratteristici della capacità.

Un approccio consapevole e costruttivo porterà a chiedere feed-back al responsabile già ingaggiato, ma anche a quei colleghi che stimiamo e riteniamo maturi per un confronto.

Ecco alcune attività che ti suggerisco:

  1. Focalizzati non solo sulla capacità in senso ampio e teorico, ma riorienta il tuo modo di lavorare assumendo un comportamento proattivo: questo consente di anticipare i possibili ostacoli che possono complicare il raggiungimento degli obiettivi. Pensa in prospettiva e prova ad immaginare le evoluzioni e le attese del contesto. Nella risoluzione dei problemi adotta un approccio ragionato e strutturato (puoi approfondire leggendo il mio articolo sul problem solving).
  2. Definisci obiettivi di breve termine, ad esempio all’inizio di ogni settimana
  3. Individua gli indicatori di performance critici e stabilisci un sistema di monitoraggio per osservare i progressi ottenuti.
  4. Incrementa gradualmente numerosità e complessità degli obiettivi che ti poni
  5. A step di avanzamento fai il punto di cosa è andato bene e di cosa si poteva fare meglio. Metti quindi a fuoco i comportamenti che hai adottato per capire l’efficacia di ciascuno.
  6. Ricerca attivamente feedback: responsabile e colleghi sono interlocutori importanti che possono fornirti spunti preziosi sui tuoi comportamenti. Cerca riscontri oggettivi e precisi, ma anche suggerimenti e riflessioni che possono aiutarti ad impostare più efficacemente le tue azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.
  7. Monitora le tue prestazioni e confrontale con le attese: riconosci i progressi e individua nuove modalità per aumentare costantemente efficienza e qualità.
  8. Cerca continuamente dentro e fuori dalla tua organizzazione le occasioni di sviluppo in grado di incrementare le tue competenze professionali. Persegui comportamenti innovativi per costruire e rafforzare il tuo bagaglio di competenze.
  9. Identifica quali sono i fattori che limitano la tua performance e individua così la migliore strategia per rimuovere o aggirare questi ostacoli.
  10. Trova progetti nuovi e sfidanti: fai una valutazione oggettiva e realistica dei rischi e quindi avvia il piano. Assumiti i rischi.

Ah, dimenticavo di dirti che non sarà facile… non cambierai da un giorno all’altro. Si alterneranno occasioni di soddisfazione e appagamento a periodi di difficoltà, momenti bui e faticosi.

Il miglior consiglio che mi sento di darti è quindi di aver pazienza con te stesso e non perdere di vista il risultato atteso che – in questo caso – è proprio rafforzare il tuo orientamento al risultato!

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