Assertività: 7 regole per svilupparla

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Assertività come svilupparla

Colloquio di lavoro – il selezionatore chiede al candidato: “ti descriveresti come una persona assertiva?”

Può succedere di sentirsi rivolgere questa domanda ed è bene mettere a fuoco questo termine e conoscere a fondo questa che è una capacità individuale rilevante (e magari sapere come esercitarsi per svilupparla).

Generalmente, un po’ anche intuitivamente, si pensa subito ad una persona che asserisce, che fa quindi affermazioni, che esprime le sue opinioni. Giusto, ma nel termine assertività coesiste anche un secondo aspetto meno immediato, cioè la propensione ad impegnarsi per risolvere positivamente complicazioni, difficoltà e imprevisti.

Una persona assertiva, quindi, è in grado di gestire molto bene i rapporti interpersonali, esprime liberamente il proprio punto di vista anche se è diverso da quello dell’interlocutore e riesce a farlo nella giusta maniera, non entrando in conflitto, ma mantenendo con l’altro una relazione positiva e costruttiva. (ti interessa sapere qualcosa in più sul modo di vedere le cose? Puoi leggere l’articolo Cambiare punto di vista: 4 regole per sviluppare questa attitudine).

Questo presuppone dunque l’abilità di trovare sempre il comportamento adeguato all’occasione e alle persone, tanto da essere in grado di esprimere in ogni contesto, con convinzione e sicurezza, la propria opinione senza denigrare le posizioni altrui, riuscendo in più ad ottenere consensi e seguito.

Si capisce quindi come questa capacità permei tutta la persona, è uno stile di vita, un modo di essere che fonda le sue radici in alcune caratteristiche individuali.

Vediamo quali sono i tratti principali di un assertivo:

  • È sicuro di sé. Conosce il proprio valore, è consapevole di essere all’altezza della situazione, ha chiara la differenza tra autostima e arroganza. Conosce i propri pregi e i propri difetti: è consapevole che sotto certi aspetti può migliorare ed è motivato a crescere e progredire.
  • Conosce il valore del rispetto. Tiene in considerazione e tratta con rispetto cose e persone. Ascolta e osserva le posizioni altrui senza giudicarle. Tiene conto delle differenze individuali senza cercar di condizionare il prossimo e senza pretendere comportamenti diversi.
  • Si relaziona in modo sincero. Capisce l’importanza di avere buone relazioni con gli altri e quindi basa i rapporti su sincerità e autenticità, rifuggendo falsità e ipocrisia. Non ha legami di convenienza, ma si muove sulla base di convinzione e onestà intellettuale.
  • Sa ascoltare. La capacità di ascolto è un valore ed è una forma di attenzione e considerazione degli altri. L’assertivo si impegna per capire e intendere realmente cosa gli altri vogliono dire. Cerca la sostanza delle cose, mette a proprio agio l’interlocutore, fa domande, è davvero interessato. (se vuoi approfondire l’argomento, puoi leggere il mio articolo sull’ascolto attivo).
  • È capace di porre dei limiti, di dire di no. Gestisce ogni situazione con rispetto per gli altri, ma anche per se stesso. Non prevarica le esigenze altrui, ma non si dimentica delle proprie. Non è a disagio se deve dire di no, non è travolto da emozioni negative, non prova un senso di colpa né tantomeno teme di apparire egoista. È in grado di motivare e sostenere il suo no.
  • Gestisce le critiche. Può succedere a tutti di ricevere delle critiche. L’assertivo riesce a gestirle bene: non si pone in una ferma posizione difensiva ma, senza farsi travolgere dalla rabbia, cerca di capire se c’è del vero in quello che gli è stato detto. Di fronte a critiche costruttive fa domande per approfondire e capire meglio; non si lascia invece colpire da quelle “distruttive” che depotenzia spiegando con calma le proprie ragioni.
  • Coltiva le capacità comunicative. Molti problemi di relazione sono legati ad una cattiva comunicazione: l’assertivo cerca sempre di esprimersi in maniera chiara, semplice. Desidera realmente capire ed essere capito per arrivare ad un’intesa.
  • È emotivamente stabile. Non agisce per ricevere l’approvazione altrui, ma si muove sulla base delle sue convinzioni e dei suoi principi. Sa gestire ansia ed emozioni anche nelle situazioni critiche e mantiene la propria posizione con decisione e tranquillità. Rimane una persona equilibrata anche in presenza di tensioni o nei momenti difficili.

Lette queste caratteristiche, è chiaro il motivo per cui le aziende chiedono ai selezionatori di cercare candidati assertivi.

Come dicevo prima, l’assertività è uno stile comportamentale che caratterizza le relazioni sia personali sia professionali e si distingue dagli altri due tipi di comportamento principali: il passivo e l’aggressivo.

In ciascuno non è presente in maniera netta e assoluta un solo stile: può esservene uno predominante, che viene utilizzato più di frequente ed è proprio questo che crea l’immagine della persona.

Lo stile passivo è proprio delle persone che rinunciano a far valere i propri diritti, tendono a dissimulare le proprie opinioni e soffocare i propri sentimenti. Non dicono mai quello che pensano e hanno atteggiamenti ambigui per non schierarsi da nessuna parte.

Lo stile aggressivo, viceversa, caratterizza le persone che vogliono dominare e soddisfare i propri bisogni. Esprimono la loro opinione su ogni questione – anche quando non ne hanno competenza – magnificano le loro idee, si sentono superiori.

Lo stile assertivo in qualche modo si pone nel mezzo: fonde e stempera le caratteristiche del passivo e dell’aggressivo, il che si traduce in un comportamento equilibrato, positivo e costruttivo. La persona assertiva ha un comportamento rivolto sia verso sé sia verso gli altri. Valorizza il proprio parere tanto quanto tiene in considerazione quello altrui. È intellettualmente onesto, conosce i propri punti di forza ma anche i propri limiti. Ascolta i propri sentimenti senza esserne in balia.

L’assertività non è in quello che si fa, ma in quello che si è.

 

Vuoi sviluppare la tua assertività? Procedi per piccoli passi:

  1. Comunicazione assertiva. Ogni volta che ti confronti con qualcuno, cerca di avere atteggiamenti non verbali che comunichino interesse e sicurezza. Indipendentemente da chi avrai di fronte, esercitati per essere accogliente, cortese, amichevole e gentile. Affronta ogni scambio di idee con un approccio sereno e tranquillo. Sii naturale, disinvolto e cerca di trasmettere attenzione e comprensione. Poniti l’obiettivo di entrare in sintonia con l’interlocutore: fai domande per capire meglio, approfondisci l’argomento, dai feedback concreti, proponiti per dare un contributo, adotta atteggiamenti costruttivi.
  2. Comportamenti assertivi. In ogni situazione, partendo dalle più semplici, ricorda e utilizza atteggiamenti propri dell’assertività: sincerità, correttezza, sicurezza, coerenza e fiducia. Un esempio? Ti invitano ad un evento che proprio non ti interessa: non cercare scuse di altri impegni coincidenti, ma con garbo spiega che quell’impegno specifico non ti attira. Oppure ti telefonano mentre sei impegnato in faccende personali: non mettere da parte ciò che stai facendo, ma semplicemente chiedi di poter richiamare quando ti sarai liberato. Ricordati che le tue necessità non sono né più né meno importante di quelle degli altri, lo sono altrettanto.
  3. Emotività assertiva. Ci sono sentimenti che più appartengono all’assertività, come entusiasmo, distensione, appagamento, fiducia, soddisfazione. L’assertivo, però – in generale – riesce e gestire bene i propri sentimenti, anche quelli negativi. Esercitati per esprimere e comunicare trasparentemente i tuoi vissuti interiori. Il tutto con rispetto per le altre persone, senza attaccare, offendere o pretendere a tutti i costi di trovare consenso per il tuo punto di vista.
  4. Atteggiamenti assertivi. Affronta le situazioni con coscienziosità: sii responsabile, organizzato e affidabile, ma anche intraprendente quel tanto che basta per non lasciare nulla in sospeso.
  5. Lavora sulla tua autostima: impara a conoscere i tuoi punti di forza ma anche le tue aree migliorabili, accetta la possibilità di avere qualche insuccesso e in questi cerca la lezione positiva da apprendere.
  6. Impara a perdonare: ti sentirai meglio tu stesso, libero da rancore, risentimento, astio e da tutte e le emozioni tossiche che minano il tuo equilibrio interno.
  7. Sorridi: sorridere fa bene alla salute – è provato, ma non solo. Il sorriso rende una persona attraente, è una forma di comunicazione potente che supera ogni barriera di relazione. Una persona sorridente trasmette fiducia, sicurezza, distensione… è una calamita. Esercitati a sorridere nelle situazioni quotidiane, quando fai la spesa, quando prendi un caffè, quando incontri un vicino e subito noterai la potenza di questo gesto. (ok, con la mascherina si vede meno il sorriso delle labbra, ma puoi fare sorridere anche gli occhi. Prova davanti ad uno specchio…).

 

Ricominciando…

Colloquio di lavoro – il selezionatore chiede al candidato: “ti descriveresti come una persona assertiva?”

Se il candidato sei tu, ora sai cosa rispondere senza più alcun dubbio.

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