Stili di leadership: Il leader federatore

Stili di leadership: Il leader federatore

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Il leader federatore tiene più agli individui ed alle loro emozioni che a compiti ed obiettivi. È uno stile di comando completamente incentrato sulle persone. Il leader federatore ha cura che i propri collaboratori siano soddisfatti e si preoccupa di promuovere il team building. Costruendo forti legami emotivi il leader federatore riesce ad ottenere una lealtà a tutta prova. 

Si tratta di uno stile che incentiva la comunicazione, la condivisione di idee ed obiettivi comuni. È uno stile che, favorendo un amicale contesto di fiducia reciproca, valorizza la flessibilità e rassicura le persone consentendo loro di innovare ed assumersi rischi. 

Il leader federatore non esercita con severità un controllo sui tempi e sui metodi di svolgimento dei compiti, ma lascia ampia discrezionalità di metodo pur nel rispetto degli obblighi assunti. Non sarà quindi il leader federatore a controllare militarmente gli orari di ingresso ed uscita dal lavoro dei collaboratori, ma sarà invece concentrato nel valorizzare e ricompensare gli sforzi delle risorse ogni volta che ve ne sia l’occasione. 

Leader federatori un pochino bisogna nascere. È necessaria una spiccata attitudine relazionale. Il leader federatore crea senso di appartenenza celebrando i risultati con la sua squadra davanti ad un bicchiere, ma anche recandosi al caffè con i suoi collaboratori presi singolarmente.  

Il leader federatore crea empatia non solo sapendo ascoltare le persone, ma condividendo con il proprio team la propria sfera emotiva e, fino ad un certo punto, personale. 

Come dice Daniel Goleman1, lo “stile di comando federatore ha un impatto quasi sempre positivo, e quindi si addice alle situazioni più varie. Risulta particolarmente indicato quando un leader vuole consolidare l’armonia di una squadra, sollevare il morale dei suoi collaboratori, migliorare la comunicazione o ripristinare la fiducia reciproca con i suoi sottoposti”. 

“Un leader è uno che riesce a far fare agli altri, con l’impressione di divertirsi, quello che non vogliono fare” diceva Harry Truman2, ma la leadership federativa, da sola, non e sufficiente. Essere un buon leader significa saper padroneggiare più stili di leadership secondo l’occasione. Applicare sempre lo stile federatore può infatti portare a lassismo le risorse e ingenerare un clima di tolleranza verso la mediocrità. Lo stile federatore, lasciando ampia libertà di manovra al team, può mancare di direttive chiare utili a mantenere la rotta oltre che essere carente sul piano della crescita individuale: la mancanza di critiche costruttive, non stimola infatti la progressione dei collaboratori considerati individualmente. È dunque oltremodo utile combinare lo stile federatore almeno con lo stile autorevole3.

Daniel Goleman è un autore e giornalista scientifico. Oltre ai suoi libri sull’intelligenza emotiva, Goleman ha scritto libri su argomenti quali l’autoinganno, la creatività, la trasparenza, la meditazione, l’apprendimento sociale ed emotivo.
Harry S. Truman (Lamar, 8 maggio 1884 – Kansas City, 26 dicembre 1972) è stato un politico e militare statunitense, 33º presidente degli Stati Uniti d’America dal 1945 al 1953.
3 https://www.digital4pro.com/2019/12/20/stili-di-leadership-il-leader-autorevole/ 

 

Bibliografia: 

  • Harward Business Review, “Leadership That Gets Results”, Daniel Goleman 

 

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