I vantaggi derivanti dalla combinazione tra big data e intelligenza artificiale – Digital4Pro

I vantaggi derivanti dalla combinazione tra big data e intelligenza artificiale

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Dopo aver fornito, nel nostro articolo I Big Data come strumento di innovazione, una presentazione della tematica dei big data focalizzata su caratteristiche, benefici per le organizzazioni e statistiche, si analizzano le modalità tramite cui questo strumento può essere combinato con l’intelligenza artificiale.

Innanzitutto, occorre riprendere uno dei fattori di complessità dei big data descritti nel precedente paragrafo, ossia il fatto che questi vanno oltre i tradizionali limiti dei sistemi aziendali deputati all’archiviazione e all’elaborazione dei dati.

Per risolvere questa problematica, una possibile soluzione viene fornita proprio dai sistemi di intelligenza artificiale i quali, come già osservato, hanno l’abilità di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati rapidamente. In più, talisistemi si rivelano particolarmente utili quando si parla di dati non strutturati, visto che attualmente sono gli unici in grado di gestirli.

A tal proposito, Amazon sfrutta questa particolare abilità del machine learning per consigliare ai propri clienti prodotti ai quali questi non avrebbero mai pensato[1]. Quindi, le aziende, grazie a questa capacità, possono formulare intuizioni e strategie in grado di creare nuovo valore. Ciò è dovuto al fatto che l’intelligenza artificiale ha la capacità di trasformarele grandi moli di dati a disposizione in quelli che vengono chiamati “smart data”, ossia dati intelligenti in grado di risolvere determinate problematiche.

Un esempio concreto di tale considerazione proviene dai dispositivi GPS utilizzati dai navigatori. Questi, infatti, sullabase delle informazioni disponibili in tempo reale relative al traffico, sono in grado di individuare il percorso a più rapida percorrenza[2].

Le macchine hanno inoltre il  potenziale per risolvere una problematica critica relativa ai big data, ovvero il fatto che leorganizzazioni utilizzano soltanto il 20% dei dati complessivi che hanno a disposizione. Per questo motivo le aziende corrono il rischio di non riuscire a cogliere tutte le opportunità che si possono presentare[3]. Di conseguenza, si puòaffermare che le macchine intelligenti consentono alle organizzazioni un migliore sfruttamento di una risorsa crucialecome i big data. Nello specifico, esse effettuano analisi che si basano su tutti i dati effettivamente a disposizione, al fine di prendere poi la decisione potenzialmente migliore, in quanto determinata dall’evidenza empirica.

Per completare la spiegazione circa i benefici procurati dall’unione di Artificial Intelligence e Big Data, occorresoffermarsi su un altro aspetto, ovvero sulle modalità con cui possono essere impiegati i big data. Tra gli altri, infatti, questi vengono utilizzati come base di conoscenza per i sistemi di apprendimento automatico. In questo senso, si può affermare che le tecniche di intelligenza artificiale non sarebbero mai potute arrivare al livello attuale in assenza dienormi dataset su cui sviluppare l’autoapprendimento.

Come già osservato, le macchine intelligenti perfezionano l’accuratezza delle loro decisioni con l’aumentare dei dati adisposizione. Secondo alcune ricerche, le aziende che prendono delle decisioni data- driven, cioè guidate dai dati, incrementano mediamente la produttività del 5% e la profittabilità del 6%155[4]. Pertanto, i big data hanno consentito agli algoritmi dell’intelligenza artificiale di migliorare la precisione delle loro previsioni. Tuttavia, ciò vale soltanto se i dati vengono raccolti e aggiornati correttamente. In caso contrario, come già sottolineato, le ipotesi formulate dalle macchine intelligenti presenterebbero degli errori. Da questa breve esposizione si comprendono appieno i benefici derivanti dall’uso combinato di intelligenza artificiale e big data, i quali finiscono per rafforzarsi vicendevolmente e per apportare significativi vantaggi alle organizzazioni. Nello specifico, si può sostenere che questa unione migliora la capacità di innovazione, la rapidità e l’agilità organizzative, ovvero caratteristiche fondamentali nel moderno contesto competitivo. In più, vi sono altri effetti positivi sulla performance, quali la massimizzazione dell’efficienza, la riduzione dei costi diproduzione, la possibilità di realizzare nuovi prodotti e servizi, il rafforzamento della fedeltà della clientela nei confrontidel brand e l’incremento della profittabilità[5].

 

Caso applicativo: sviluppo dei vaccini contro il Covid 19

Lo sviluppo dei vaccini contro il Covid 19 è un esempio concreto a supporto della teoria appena esposta. Secondo alcuni ricercatori, infatti, la combinazione tra intelligenza artificiale e big data ha consentito alle compagnie farmaceutiche di ridurre drasticamente le tempistiche necessarie per la creazione di un vaccino efficace, passando da alcuni anni a qualche mese[6]. Ciò è dovuto al fatto che la pandemia ha prodotto una grande quantità di dati, chesoltanto le macchine intelligenti sono in grado di trasformare in informazioni utili.

Nello specifico, la caratterizzazione del virus è avvenuta rapidamente grazie alle tecnologie dell’intelligenza artificiale, come per esempio il riconoscimento delle immagini. Poi, le informazioni acquisite, grazie alle moderne tecniche di archiviazione e conservazione dei dati, sono state messe insieme a quelle relative alla Sars. Quest’ultima è una malattia che si era diffusa in misura minore all’inizio degli anni 2000 e per la quale gli scienziati avevano già cominciato a ideare un vaccino. Pertanto, dato che i due virus sono simili, la disponibilità immediata di informazioni sia sulla Sars che sul Covid ha agevolato il percorso di sviluppo di nuovi vaccini con un buon livello di efficacia. Inoltre, secondo gli studiosi, intelligenza artificiale e big data continueranno a rivestire un ruolo cruciale anche per monitorare le future evoluzioni del virus e per l’elaborazione di eventuali nuovi vaccini contro specifiche varianti.

 

Caso applicativo: Liverpool Football Club

La seconda esemplificazione proviene dal mondo del calcio. In particolare, si fa riferimento al Liverpool Football Club,una delle più celebri squadre di calcio inglesi. Per invertire la rotta che vedeva questo team incapace di vincere trofei per alcuni anni, la nuova dirigenza ha scelto di dar vita a uno staff che si occupasse dell’analisi dei dati tramitel’impiego di sistemi basati sull’intelligenza artificiale[7].

Questa decisione è stata una delle chiavi di volta per riportare la squadra ai vertici del calcio inglese e mondiale. Infatti,il team di analitica ha rivestito un ruolo cruciale nella scelta del nuovo allenatore, il tedesco Jurgen Klopp. Quest’ultimoaveva ottenuto importanti successi alla guida del Borussia Dortmund, ma aveva una reputazione in calo a causa di una complicata ultima stagione, che aveva concluso al settimo posto del campionato tedesco. Nonostante ciò, il team dianalitica, grazie all’analisi delle statistiche, si è accorto che questa era stata una delle stagioni più sfortunate negli ultimi 10 anni di Bundesliga e la colpa non poteva certo essere attribuita all’allenatore. Infatti, secondo alcune statistiche quali gli expected goals, cioè i goal attesi, e le opportunità per segnare create a partita, il Borussia Dortmund sarebbe dovutoarrivare secondo nella classifica finale. Per questo motivo, nel 2015 il Liverpool ha assunto come proprio coach Klopp.

Dopo un iniziale periodo di adattamento, la squadra è riuscita a ottenere i risultati desiderati sia dal punto di vista sportivo che da quello economico- finanziario. Relativamente al primo aspetto, il Liverpool ha vinto nel 2019 la UEFAChampions League, ossia il massimo trofeo per club europei, e il Mondiale per Club, mentre nel 2020 ha conquistato la Premier League, ovvero il campionato inglese che mancava da 30 anni. Per quanto riguarda invece le prestazionieconomiche, si sottolineano due dati principali: il valore del brand è salito da 577 a 1336 milioni di dollari nel periodo che va dal 2015 al 2019; il valore della squadra è cresciuto da 982 a 2183 milioni di dollari nello stesso periodo temporale[8]. Pertanto, si può affermare che anche grazie alla scelta iniziale del team di analitica, il Liverpool è riuscito a tornare ai vertici del calcio mondiale. Questo aspetto viene precisato anche dallo stesso Klopp, il quale in molteinterviste ha affermato che il motivo principale per cui si trova alla guida del Liverpool è riconducibile proprio al team di analitica. Quest’ultimo, inoltre, combinato all’esperienza e all’intuito degli osservatori e dello stesso allenatore, è responsabile anche della scelta dei giocatori da acquistare.

 

Conclusioni

Per concludere, si può affermare che la combinazione tra intelligenza artificiale e big data sia particolarmente vantaggiosa per le organizzazioni. Pertanto, questi strumenti rappresentano una risorsa cruciale dal punto di vista organizzativo per alimentare e consolidare la propria competitività sul mercato.

 

Bibliografia

 

Note

[1] Harrison, N., & O’Neill, D. (2017). If your company isn’t good at analytics, it’s not ready for AI. Harvard Business Review, 4.

[2] Johar, P. (2020). How AI makes big data smarter. Forbes. Retrieved fromhttps://www.forbes.com/sites/forbestechcouncil/2020/03/23/how-ai-makes-big-data- smarter/?sh=381f9b6a4684 2022/08/01.

[3] Sinur, J., & Peters, E. (2019). AI & big data; better together. Forbes. Retrieved fromhttps://www.forbes.com/sites/cognitiveworld/2019/09/30/ai-big-data-better-together/?sh=61a9e9a360b3 2022/08/01.

[4] McAfee, A., & Brynjolfsson, E. (2012), op. cit., 64.

[5] Chakraborty, A. (2021), op. cit.

[6] Rossitto, S. (2021). “Senza intelligenza artificiale e big data impossibile un vaccino contro il Covid in tempi brevi”. Il Sole 24 Ore. Retrieved from https://www.ilsole24ore.com/art/senza-intelligenza-artificiale-e-big- data-impossibile-vaccino-contro-covid-tempi-brevi-AD5lOYHB 2022/08/01.

[7] Lichtenthaler, U. (2020), op. cit., 11-13.

[8] Lichtenthaler, U. (2020), op. cit., 11.

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